“Senza gli altri non saremmo niente, incapaci anche delle azioni più semplici – commentano gli Iside – Pastiglia v7 è un rituale benefico, dal valore speciale, perché ricevuto da chi ci è vicino. Tra citazioni d’arte e scene del contemporaneo raccontiamo il rapporto che c’è tra di noi. Sappiamo tutto gli uni degli altri e saremmo disposti ad ogni cosa per il bene reciproco.”
A proposito del particolare titolo del brano, già disponibile in streaming e digitale al https://smi.lnk.to/Pastigliav7, – dove “v7” significa “settima versione” ed è l’emblema del cambiamento del collettivo: dalle giornate passate sui banchi di scuola a quelle passate interamente in studio di registrazione, con la paura di non poter mai raggiungere una versione definitiva.
Tra dettagli e campi larghi di scene reali e altre solo immaginate, il brano descrive attimi di gioia che infrangono i momenti brutti. La canzone è ambientata di notte e c’è solo la voglia di saperne ancora di più sulla persona sdraiata accanto nel letto, scoprendosi totalmente, ammettendo con sincerità ogni sentimento estremo senza paura, consapevoli che certe cose tanto non si possono nascondere perché troppo evidenti. È il desiderio di essere inglobati dall’altra persona, scoprirne nuove cose, scovare le debolezze e poi curarle.
“PASTIGLIA v7 – commentano gli artisti – è la cura all’autodistruzione, è la riscoperta dei sentimenti positivi che ti ricordano cosa significa stare bene. Il desiderio di prendersi tutto degli altri e lasciare che venga fatto lo stesso a noi. È un elogio a tutto ciò che fa stare meglio, che sia fisico o impercettibile, che sia universale o unico e diverso per ognuno; non è detto che questa settima sia la versione definitiva, lo speriamo, anche se non ci sarà mai fine alla nostra spasmodica ricerca dello stare bene.“