NEXT> Godo esce con “Come un riccio”

Godo è sì un artista ma anche producer di se stesso con la sua etichetta indipendente “D’Altro Canto” – che non deve sforzarsi di apparire tale. Anzi, delle apparenze se ne frega totalmente. Chiamatelo antidivo, anti-personaggio, anti-influencer, se preferite. 

L’artista che passa il tempo ad autodefinirsi e auto incensarsi, cela la mancanza di creatività, di ispirazione. Ed è proprio questa carenza di contenuti il centro del bersaglio di Come un Riccio.  La formula segreta di questa canzone risiede nell’apparenza leggera e scanzonata della sua esteriorità, ma dentro i testi autobiografici rivelano la vera anima.   

Per Godo è complicato rispecchiarsi nella nostra epoca, perché la società non tende al progresso, ma al regresso. 

Ma perché Godo: “Come un riccio”? 

Perché quando ti lasci alle spalle le insicurezze, quando accetti le tue imperfezioni esse diventano valore aggiunto, una tua peculiarità, e l’entusiasmo diffuso da questo sentimento è pari a una festa. Ecco il godimento. 

Cosa conta il giudizio altrui? Perché dare peso ai leoni da tastiera (pecore nella vita reale), agli haters? Non bisogna entrare nella spirale che nasce dall’invidia e rischia di attirarci nella paura. Il bullismo nell’era digitale è ancora più subdolo, e va stroncato sul nascere. Imparare a godere di ogni emozione, di ogni attimo.