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Il nuovo video di Nesli è “Discorso 1. Teoria del pensiero comune” – Videoclip e Testo

Un grande dito medio , quello della scultura di Cattelan a Milano è sicuramente la sintesi più esatta del video uscito da qualche ora sul canale YouTube di Nesli “Discorso 1. La teoria del pensiero comune”.

Discorso 1 vuol dire sicuramente che ne seguiranno altri quindi il consiglio è quello di iscriversi al canale ufficiale dell’artista. 

Intanto i fan (soprattutto quelli della prima ora) sembrano apprezzare ritmo voce e testo di quello che si presenta proprio uno sfogo personale dopo questo periodo. Le citazioni alla salute nostra e del pianeta contestualizzano il pezzo perfettamente.

Ecco i commenti sui social:

Il poeta è tornato

Ohhhh là! Finalmente hai ritirato fuori l’incazzo Fra!!! 😈🖤🖤

Quando mi manca il 2009…

Daje Fra… Ci piaci così…bello incazzato😍 Come ti ho detto l’estate scorsa SEI UN GRANDE! Non mollare. ❤️💪

Il capello biondo, il vestito bianco, le parole che scorrono con emozione.. è tutto così Nesliving vol.3 o è solo una mia impressione?

Leggi il testo completo della canzone

Questo paese è morto
Nelle facce di certi politici
Chiudetemi il porto
Perché lo gridava Doc
“Arrivano i libici”
Ridateci i soldi, tenetevi i sogni
Li spenderemo nei medici
Per curarci dai mali
di questa terra Che abbiamo riempito di merda
Cara Greta tu credici per tutti noi
Che siamo dei reduci
Cresciuti sentendo cazzate in tv
Come zucchero dato ai diabetici
Ave Maria che questo paese lo hai reso peggiore
Usando il dolore delle persone
Per poi mostrarlo in mezzo alla via (e così sia)

Questo uomo è morto
Perché ha perso la logica, la ragione
Venduto ogni grammo di dignità
E fallito in ogni rapporto
La teoria del pensiero comune
Fotto tutto perché sono immune
Alla gioia, al dolore degli altri
Società e costume
Siamo un popolo vuoto, che conta poco
Come un cane che insegue una moto
Senza un motivo, senza uno scopo
Ci dicono la e la andiamo,
ci dicono qua e qua restiamo
Pensate al futuro che ci hanno rubato
Mentre si prendono chi siamo

Questo Dio è morto
Non si è presentato neanche una volta
C’ha sempre guardato dall’alto
Lasciando tutto irrisolto
Non è così si fa
e non c’è santità
Gente vestita da medioevo
Che stacca biglietti per l’al di la
La follia dell’umanità
Credere ancora che ci servirà
Qualcuno che paghi alla fine il conto
Qualcuno che preghi e ci salverà

Dicono sempre che l’odio è più forte
Di qualunque partita

NEXT> Monteiro presenta “Tulipani”

Monteiro (vero nome Manuel Monteiro Mancini) è il cantautore riccionese classe ’90 nato da padre brasiliano e madre romagnola. “Tulipani” anticipa l’uscita di un EP.

Come è nata Tulipani?

La canzone è nata dopo che avevo deciso di smettere di fare musica. Ho passato più di un anno senza toccare la chitarra e la tastiera. Forse per le troppe aspettative che mi creavo, in parte ero deluso. Ho avuto bisogno di stare fermo, allenare la mente, un po’ come fanno gli sportivi prima di una gara…e nel momento in cui stavo dando l’aspirapolvere in casa è nata Tulipani, avevo in testa il giro iniziale (oh oh oh) e da li ho riaperto Logic e ho iniziato a fare una pre-produzione del brano che poi conoscete oggi. Devo ringraziare Saverio Grandi per aver capito quello avevo in mente, senza di lui non ci sarebbe tutto questo. In verità ho più di 100 canzoni ferme nell’hard-disk, nel cellulare, nel tablet, ogni volta che ho un’idea in qualunque posto la annoto su qualsiasi dispositivo che ho a portata di mano, stiamo scegliendo le canzoni per fare l’EP entro l’anno.

Ci racconti la realizzazione del videoclip?

La realizzazione del videoclip è stata molto semplice in sé, non abbiamo utilizzato particolare strumentazione, però abbiamo scelto di optare un po’ più per il vintage. È stata usata una mini dw degli anni ’90 per ricreare l’effetto che poi vedete nella post produzione. Giulia Bordoni, la protagonista del video, è un’amica e ho subito pensato a lei quando è stato scelto di utilizzare una ragazza come protagonista. D’altronde la canzone si chiama Tulipani, è una canzone a colori, serviva anche una ragazza che rappresentasse il testo e lei è stata perfetta come la location, ci siamo ritrovati a Villa Tamara, immersi nel verde della Valconca a due passi da Riccione, è un bed&breakfast di lusso. Omar Migani, il video-maker, ha capito tutto quello che avevo in testa e lo ha trasformato in video mettendoci in gran parte anche del suo. In una giornata lo abbiamo realizzato.

 

Il nuovo video di Francesco Renga è “Insieme: Grandi Amori”

Il videoclip, diretto da Fabrizio Conte, vuole essere, come il brano, un messaggio di speranza e una sferzata di felicità e positività attraverso l’utilizzo di immagini di vita normale, in cui le persone stanno insieme, si abbracciano e si divertono: quella vita prima del lockdown che si spera torni presto ad essere la normalità.

Scritto dallo stesso Francesco insieme a Daniele Coro e Diego Mancino e prodotto da Dario Faini e Daniele Coro, “INSIEME: GRANDI AMORI” è un inno alla vita e rappresenta la voglia di tornare alla normalità e di ritrovare i “grandi amori” appunto, senza dimenticare i valori di comunità e di solidarietà che hanno contraddistinto questo ultimo periodo.

Il video è stato girato a Sarnico, in provincia di Bergamo con una produzione Borotalco TV

Francesco Renga ha dichiarato: “Insieme” è un inno alla felicità, alla speranza contro la paura di vivere È un inno alla vita stessa e a quello che dovrebbe essere il suo motore sempre: è un inno all’Amore. A quel sentimento assoluto che cerco di cantare in ogni mia canzone. Quel sentimento che ci unisce e ci fa sentire una comunità. Perché “la vita non è fatta per vivere da soli, la vita è fatta per amare… altro che cantare canzoni, qui c’è bisogno di grandi Amori… insieme”.

Regia: Fabrizio Conte
Executive Producer: Matteo Stefani, Andrea Biscaro Line
Producer: Andrea Vetralla
DOP: Stefano Bella
Editing: Fabrizio Conte, Irene Simoncini
Color: Claudio Beltrami
Ronin: Loris Galetta
Puller: Anisia Tomasoni
Gaffer: Alessandro Bella
Aiuto Produzione: Alessandro Salerno
MUA: Daniela Zeqo
Set Design: Giacomo Broggini
Drone: Matteo Maraglino
Fotografa: Morena Brambilla